Gianni Delle Foglie
Ieri se n’è andato Gianni Delle Foglie. Era stato il proprietario della libreria Babele di Milano, punto d’incontro molto importante per la cultura omosessuale italiana e non solo. Ricordo ancora quando, una decina d’anni fa, io e il mio ragazzo prendemmo il treno per andare a Milano a farci un’idea di che cosa si muovesse nella “capitale gay” d’Italia. La nostra prima visita, manco a dirlo, fu alla Babele, che allora si trovava ancora in via Sammartini.
Da allora ci ritornai più volte, una delle ultime occasioni fu la presentazione del mio saggio, che condusse in modo impeccabile. Conobbi una persona arguta, vivace, attenta alla nostra memoria. Quando, qualche mese fa, le vetrine di Babele sono state imbrattate con lo spray e una buona dose di omofobia, l’ho cercato alla libreria perché volevo parlargliene. È stato allora che ho saputo che aveva ceduto da poco la sua attività.
Come ha ricordato anche Village, nel 1992 Gianni Delle Foglie è stato protagonista di un’azione a quell’epoca clamorosa: ha fatto parte di quelle coppie omosessuali che erano state unite pubblicamente in un matrimonio dal valore puramente simbolico in Piazza della Scala, con Paolo Hutter consigliere comunale officiante. Chissà cosa direbbe del fatto che oggi, quindici anni dopo, un gesto del genere rimane ancora, per l’appunto, solo simbolico…
Non c’è dubbio, con lui se ne va un riferimento sicuro non solo per il movimento glbt italiano ma anche per tutte le persone che credono nel valore della differenza. Un valore da esaltare e da promuovere, come lui ha fatto con la sua libreria.
Da allora ci ritornai più volte, una delle ultime occasioni fu la presentazione del mio saggio, che condusse in modo impeccabile. Conobbi una persona arguta, vivace, attenta alla nostra memoria. Quando, qualche mese fa, le vetrine di Babele sono state imbrattate con lo spray e una buona dose di omofobia, l’ho cercato alla libreria perché volevo parlargliene. È stato allora che ho saputo che aveva ceduto da poco la sua attività.
Come ha ricordato anche Village, nel 1992 Gianni Delle Foglie è stato protagonista di un’azione a quell’epoca clamorosa: ha fatto parte di quelle coppie omosessuali che erano state unite pubblicamente in un matrimonio dal valore puramente simbolico in Piazza della Scala, con Paolo Hutter consigliere comunale officiante. Chissà cosa direbbe del fatto che oggi, quindici anni dopo, un gesto del genere rimane ancora, per l’appunto, solo simbolico…
Non c’è dubbio, con lui se ne va un riferimento sicuro non solo per il movimento glbt italiano ma anche per tutte le persone che credono nel valore della differenza. Un valore da esaltare e da promuovere, come lui ha fatto con la sua libreria.
3 commenti:
grazie per questo ricordo.
addio gianni.
Arrivederci Gianni!
:°-(
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