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09 marzo 2008

Elezioni in Spagna e in Francia: i risultati

In primo piano i risultati delle elezioni politiche in Spagna, minuto per minuto. Potete visualizzare seggi e numero di voti, e scegliere tra i dati riferiti a tutta la Spagna, alle singole comunità autonome o alle singole province. Più in basso degli aggiornamenti sullo scrutinio delle elezioni amministrative in Francia.

Spagna, elezioni politiche



19,45. I due rilevamenti effettuati fino a questo momento indicano che la partecipazione al voto è stata massiccia, anche se inferiore ai dati del 2004. In tutta la Spagna, alle 18 aveva votato il 60,9% degli aventi diritto, due punti in meno rispetto alle precedenti elezioni politiche. A prima vista si direbbe che le comunità autonome dove si è votato di più sono quelle dove la destra prevale.

20,02. Ai socialisti da 172 a 176 con il 45% dei voti; al Partido Popular andrebbero dai 148 ai 152 seggi. Questi i primi sondaggi alla chiusura delle urne.

20,08. Il responsabile organizzativo del PSOE, José Blanco, prendendo la parola alla sede socialista, dedica il primo pensiero alla famiglia dell'ex cosigliere comunale socialista di Mondragon, Isaias Carrasco, ucciso venerdì scorso da un terrorista dell'ETA. Prudenza alla sede del PP.

20,16. "I sondaggi sono solo sondaggi, quando i risultati reali saranno conosciuti, si vedrà che il PP ha ottenuto un ottimo, magnifico risultato". È il primo commento del responsabile organizzativo del Partido Popular. 

20,26. Migliore stima per i socialisti: da 172 a 176 seggi (da 148 a 152 per il PP). Stima peggiore per i socialisti: a 163 a 166 seggi (da 149 a 152 per il PP). La terza forza a livello nazionale, Izquierda Unida (comunisti e verdi) sarebbe estremamente penalizzata, ottenendo da 2 a 4 seggi. I commentatori parlano di "trionfo del bipartitismo".

21,25. Secondo i dati comunicati dal Ministero dell'interno spagnolo, con il 23,1% dei voti scrutinati, il PSOE sembra essere molto vicino alla maggioranza assoluta: 175 seggi contro i 142 del PP.

21,40. Con oltre il 42% dei voti scrutinati, si riduce la differenza tra PSOE con 169 seggi e PP con 151. Probabilmente Izquierda Unida, che otterrebbe solo 2 deputati, non potrà conservare il proprio gruppo parlamentare. Grosse perdite (da 8 a 3 seggi) anche per la formazione catalana Esquerra Republicana.

21,57. "Possiamo affermare di avere vinto le elezioni. Abbiamo aumentato i nostri seggi, che secondo le nostre stime saranno tra 168 e 171. È una grande vittoria". Questo il primo commento del responsabile della campagna socialista, Luis Blanco, ai dati parziali diffusi finora dal Ministero dell'interno spagnolo (poco più della metà dei voti scrutinati). "È la vittoria di una politica basata sul dialogo e il pluralismo, è una vittoria che rifiuta le divisioni". Non appena lo scrutinio sarà terminato, sarà lo stesso Zapatero a comparire ai militanti che affollano la sede nazionale del PSOE. 

22,03. A Madrid, feudo del PP, le operazioni di scrutinio proseguono più lentamente che altrove: sono stati scrutinati solo il 38% dei voti.

22,10. Man mano che affluiscono i dati di Madrid, si riduce la differenza tra i seggi che ottiene il PSOE e quelli assegnati al PP: per il momento 168 contro 154, cioè solo 14 seggi di differenza. Entrambi i partiti avrebbero quindi aumentato i propri seggi.

22,26. La vicepresidente del governo spagnolo, Maria Teresa Fernandez de la Vega commenta i risultati ufficiali parziali (con il 76% di voti scrutinati, al PSOE vengono attribuiti 168 seggi e al PP 154 seggi): "Le mie prime parole in questo giorno sono per Isaias Carrasco e per la sua famiglia. Vorrei che sentissero che ogni voto espresso oggi è un abbraccio per loro. Tutto il Paese oggi sta con loro e noi non li dimenticheremo".

22,39. Per quanto riguarda le comunità autonome, quelle in cui prevale il PSOE sono: Andalusia, Aragon, Asturie, Canarie, Catalogna, Estremadura. Il PP ottiene invece la maggioranza relativa dei voti in: Cantabria, Castilla-La Mancha, Castilla y Leon, Galizia, Madrid, Navarra, Murcia, La Rioja, comunità Valenciana, Ceuta, Melilla. Nelle Baleari, invece, è quasi parità, con una leggera prevalenza del partito di Rajoy.

22,43. "Il Partido Popular sale molto in percentuale e in seggi e questo ci soddisfa molto". È l'ultimo commento del responsabile della campagna del PP, che aveva già parlato di un "magnifico risultato" all'inizio della serata. Quando lo scrutinio è giunto ormai all'84% dei voti, il PP otterrebbe 155 seggi (+7 rispetto alla passata legislatura), mentre il PSOE avrebbe 167 seggi (+3).

22,49. Gaspar Llamazares, candidato di Izquierda Unida, ha attaccato lo "tsunami del bipartitismo" che ha travolto tutto ciò che si trova a sinistra del Partito socialista. "A causa di un sistema elettorale ingiusto, il nostro 4% si convertirà nello 0,8% dei seggi". "Questi risultati sono un insuccesso politico per me, perché volevamo evitare l'appiattimento bipartitico in questo paese e volevamo ottenere un cambiamento a sinistra. Faremo rivivere il nostro progetto, con l'appoggio della società di sinistra".

23,01. Zapatero, capo del governo spagnolo riconfermato, è sceso fra i militanti assiepati nella sede del PSOE a Madrid ed ha avuto molte difficoltà a contenere il loro entusiasmo. Poi è riuscito a prendere la parola: "Isaias avrebbe dovuto vivere questo momento con la sua famiglia", così come tutte le vittime del terrorismo. "Quattro anni fa mi avete detto: 'Non deluderci', ed io mi sono sforzato di essere all'altezza delle vostre aspettative. Abbiamo lavorato duro, ma ne è valsa la pena. Ho appena ricevuto le felicitazioni di Mariano Rajoy: lo ringrazio pubblicamente e a lui va tutto il mio rispetto, così come a tutti gli altri candidati. Gli spagnoli hanno scelto di aprire una nuova tappa che eviti le divisioni. Governerò col dialogo politico più ampio possibile, governerò per tutti ma pensando innanzitutto a quelli cui manca qualcosa. Governerò per trasformare in realtà le speranze delle donne, dei giovani, perché gli anziani abbiano l'assistenza e l'appoggio che si sono guadagnati in una vita. Oggi più che mai credo in una Spagna unita e che vive nella tolleranza. Voglio compiere questo cammino con tutti voi. Buona fortuna".

23,14. È stato nel frattempo diffuso il primo comunicato emesso da parte di un'associazione glbt spagnola: "L’associazione Gays Y Lesbianas de Aqui (GYLDA) desidera ringraziare i collettivi e gli attivisti che durante queste settimane hanno lavorato e si sono sacrificati per i diritti LGBT. Grazie a voi abbiamo potuto impedire la vittoria del PP ed abbiamo protetto i nostri diritti".

23,33. Ecco le dichiarazioni dello sconfitto, Mariano Rajoy (PP), interrotte da innumerevoli grida di entusiasmo dei militanti: "Ho chiamato il candidato socialista e gli ho fatto i miei auguri per il bene della Spagna. Abbiamo ottenuto più voti che mai, siamo il partito che ha aumentato di più in seggi e in percentuali di voto nella storia di Spagna. Saremo all'altezza della situazione. Vi dirò di più: non difenderò mai altro che gli interessi generali degli spagnoli e questa grande nazione che si chiama Spagna!".

23,59. Il presidente del Coordinamento Girasol delle associazioni lesbiche, gay, transessuali e bisessuali dell’Andalusia, di Ceuta e di Melilla dichiara in un comunicato: “Abbiamo lavorato duramente per arrivare fino a qui ed ammettiamo che ci resta molto da fare. Con la formazione del nuovo arco parlamentare sarà più facile lavorare, cosa che temevamo fosse impossibile se avesse vinto il PP, un partito chiaramente discriminatorio verso gay, lesbiche, transessuali e bisessuali. Il risultato delle elezioni del 9 marzo garantisce il mantenimento dei diritti che durante 30 anni di lotta la comunità glbt ha ottenuto, come la legge sul matrimonio tra persone dello steso sesso, la cosiddetta legge sull’identità di genere e alcuni progressi sul terreno dell’educazione che sicuramente avranno ora nuovo impulso”.

0,16. I risultati sono ormai quasi definitivi (97% dei voti scrutinati). PSOE: 43,7% (+1,1%) , 169 seggi (+5 seggi). PP: 40,13% (+2,42%), 154 seggi (+6 seggi). La differenza in seggi tra il PSOE e il PP, che prima era di 16 seggi è ora di 15 seggi. I due partiti, insieme, sommano 323 dei 350 seggi della Camera.


Francia, elezioni amministrative (1° turno)
19,45. Secondo il Ministero dell'interno, alle 17 aveva votato in Francia il 56,25% degli elettori, una cifra sensibilmente più alta rispetto alle precedenti amministrative del 2001 (53,28%). Impossibile stabilire quali forze politiche saranno premiate da questa buona affluenza. 

20,10. Secondo i primi sondaggi, le liste di sinistra e dei verdi avrebbero raccolto, in tutta la Francia, il 47,5% dei voti. Alla destra il 40%

20,33. Secondo i sondaggi, l'omofobo Vanneste (UMP 31%) sarebbe stato battuto a Tourcoing, fin dal primo turno, dal socialista Michel-François Delannoy (53%). Alla sinistra passerebbe anche Rouen.

21,45. Netta affermazione della lista socialista del sindaco Bertrand Delanoë a Parigi: secondo i sondaggi ottiene il 40%, contro il 28% della sfidante della destra, Françoise de Panafieu. La formazione centrista MoDem avrebbe circa il 9%, i Verdi il 7%.

2 commenti:

aelred ha detto...

Direi che - almeno in Spagna - la Chiesa cattolica non conta niente

Gabriele ha detto...

Niente, caro Aelred, anzi... nada!