Quattro passi... su internet
Hola a tod@s! Qualcuno nei commenti al post precedente ha gentilmente insinuato che il mio riposo estivo sarebbe durato fin troppo a lungo. Ahimè, non è affatto così, purtroppo. Mi sarebbe piaciuto molto starmene ancora lontano da qui, lasciarmi pervadere da altri pensieri piuttosto che da quelli strettamente legati alle incombenze quotidiane, che in questo ultimo periodo si sono fatte particolarmente pesanti. È dovuta a questo, a un po’ di fatica in eccesso, la mia assenza prolungata da questo blog (e dai vostri, che continuo comunque a seguire con molto interesse). Però ora son tornato e se questa sia una minaccia o una buona notizia (o semplicemente una novità del tutto irrilevante), lo stabilirete voi.
Intanto mi piacerebbe raccontarvi da dove vi scrivo questo primo messaggio del rientro. Oggi avevo voglia di svagarmi un po’, uscire di casa, prendere un po’ d’aria, approfittando anche del primo giorno di sole che Parigi mi regala da quando le vacanze sono finite. Ho quindi deciso che avrei navigato su internet... comodamente seduto in un parco. Dal luglio scorso, infatti, Parigi si è dotata di un servizio di wi-fi che permette a chiunque abbia un computer portatile, di collegarsi gratuitamente alla rete da innumerevoli luoghi pubblici sparsi in tutta la città. Eccomi dunque su una panchina del Parc de Bercy, immerso nel verde, distratto di tanto in tanto solo dal fruscio delle foglie o dal tump-tump-tump degli adepti del footing.
Per arrivare sin qui ho utilizzato Velib’, il noleggio automatizzato di biciclette del comune. Unico neo di questa nuova iniziativa – fortemente voluta dal sindaco Bertrand Delanoë, le cui “azioni” vengono date in crescita all’interno del moribondo Partito socialista – , è il costo. Prima di potersi sedere sul sellino, infatti, è necessario acquistare un abbonamento (della durata di un giorno, una settimana o un anno). Inoltre, ogni volta che si prende in prestito una bici, si deve pagare una quota di noleggio corrispondente al tempo di utilizzo: la prima mezz’ora è gratis, la seconda costa un euro, la terza due euro e la quarta quattro euro. Oltre al costo dell’abbonamento, dunque, tenere una bicicletta per due ore significa sborsare altri sette euro. Non proprio un regalo.
Molti parigini, quindi, si organizzano così: prendono un abbonamento da ventiquattr’ore (un euro), utilizzano una bicicletta solo per mezz’ora (gratuita), raggiungendo la stazione di noleggio più vicina al luogo di destinazione (le stazioni sono talmente numerose e ben distribuite, che lo spazio da percorrere a piedi sarà sicuramente ridotto). Trascorso qualche minuto, è possibile prendere un’altra bicicletta e utilizzarla gratuitamente per un’altra mezz’ora. Ed è quello che farò ora. A plus!
3 commenti:
la notizia è buona :)
Bentornato eh!! :-P
ben tornato comunque!
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