Ciao ciao Caterina
Ti chiamavano la raccattacanzoni. Dicono che te ne andavi in giro a cercare frammenti, parole, qualche nota. Armata di chitarra e di registratore. Studiavi i canti popolari toscani, li ricostruivi e li facevi rivivere. Sapevo poco di te, sapevo che facevi parte di quei pochi – per lo più misconosciuti – che tengono ancora viva la nostra canzone popolare (la nostra memoria, in fin dei conti), come Fausto Amodei o Giovanna Marini. A me piaceva la tua versione di Maremma amara, ma anche quelle di Partire partirò partir bisogna, La donna lombarda, Storia del 107. La tua voce era quella degli sfruttati, nella quale riecheggiavano la miseria, la lotta, il riscatto.
Adesso dalla Toscana ci fanno sapere che te ne sei andata. Che Caterina Bueno, da ieri, non c’è più. Eppure tu qui continui a cantare...
Adesso dalla Toscana ci fanno sapere che te ne sei andata. Che Caterina Bueno, da ieri, non c’è più. Eppure tu qui continui a cantare...
Foto: Caterina Bueno nel 1971, con Francesco De Gregori e Antonio De Rose [(c) Antonio De Rose].
1 commento:
Gabriele, sei sempre un'ispirazione. Mi fai quasi sentire un po' in colpa a non sapere nulla, ma proprio nulla dei cantori di cui parli. Mi fai un corso accellerato quando ci vediamo.
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